Contrastare la povertà energetica promuovendo la concorrenza: una proposta per la riforma del bonus
20 Luglio 2018
Argomenti / Ambiente e Energia , Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche
Luciano Lavecchia
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Per contrastare la povertà energetica bisogna riformare gli attuali bonus elettrico e gas ripensandone sia la quantificazione, sia le modalità di erogazione.
Gli attuali bonus elettrico e gas sono scarsamente selettivi, e conseguentemente inefficaci nei confronti della popolazione di riferimento. Inoltre, vista la modalità di erogazione attraverso la compensazione in bolletta, impongono ingenti costi amministrativi. Infine, sono escluse dal perimetro del bonus gas le famiglie che si riscaldano con mezzi alternativi al metano distribuito via rete pubblica e, ovviamente, le famiglie sprovviste di impianti di riscaldamento.
La proposta di riforma di Lavecchia e Stagnaro prevede un profondo ripensamento del bonus: 1) unificazione degli attuali bonus elettrico e gas in un unico bonus energia; 2) nessun automatismo con l’obiettivo di garantire la piena internalizzazione del beneficio da parte dei beneficiari; 3) modulazione del beneficio in funzione del reddito Isee e della zona climatica; 4) erogazione attraverso meccanismi diversi dallo “sconto in bolletta” (per esempio la carta Rei).
In tal modo il bonus sarebbe più facilmente fruibile, verrebbe collegato maggiormente alle effettive esigenze delle famiglie e non interferirebbe con le loro scelte di consumo. Prendere sul serio la povertà energetica significa trovare misure di contrasto efficaci che siano coerenti con la promozione della concorrenza.