Ronald Coase, l’economista pragmatico

Riconoscere l'imperfezione delle transazioni umane e la relativa presenza di esternalità, ossia effetti indesiderati su terzi, ha portato Coase ad avversare l'intervento pubblico


28 Marzo 2011

Argomenti / Teoria e scienze sociali

Carlo Stagnaro

Direttore Ricerche e Studi

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In occasione del centesimo compleanno di Ronald Coase, un Occasional Paper a firma di Carlo Stagnaro ha ricordato come l’economista insignito del Premio Nobel sostenesse che una parte non insignificante della ricerca economica abbia utilizzato mezzi inadeguati per indagare problemi inesistenti, arrivando, non sorprendentemente, a risposte sbagliate.

Secondo Coase, esistono situazioni in cui i costi di transazione e i costi dell’intervento governativo rendono desiderabile che le esternalità continuino a esistere e che non venga avanzato alcun intervento governativo per eliminarla. Riconoscere l’imperfezione delle transazioni umane e la relativa presenza di esternalità (ossia effetti indesiderati su terzi): sono questo genere di dimostrazioni ad aver condotto Ronald Coase ad avversare l’intervento pubblico nell’economia.

Gli studiosi IBL hanno ricordato l’economista con numerosi articoli per LeoniBlog, disponibili cliccando qui.

Ronald Coase, l’economista pragmatico

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