Special Report – Fare cultura è un’“impresa”

Conservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale è una necessità sempre più impellente. Per conseguire questi obiettivi occorrono però ingenti investimenti, e le finanze pubbliche da sole non bastano


19 Maggio 2015

Argomenti / Economia e Mercato

Vitalba Azzollini

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L’Italia possiede un “giacimento culturale” di enorme rilevanza, costituito da beni di preminenza a livello mondiale, diffusi capillarmente sull’intero territorio nazionale, nonché dotati di un potenziale economico molto alto. Al momento, tuttavia, le esigenze di conservazione e valorizzazione non possono essere adeguatamente soddisfatte, dati gli ingenti investimenti a ciò necessari e, al contempo, la carenza di fondi dovuta alla precaria condizione delle finanze statali: il supporto pubblico è, quindi, insufficiente.

L’obiettivo della disciplina sulle sponsorizzazioni era quello di agevolare la contesa fra i privati interessati a sponsorizzare l’arte. Appare però che, da un lato, essa si sia fondata su premesse errate; dall’altro, determina modalità non solo inefficaci, ma che addirittura producono risultati opposti alla finalità principale: attrarre investimenti nel settore.

Special Report – Fare cultura è un’“impresa”

Solo l’intervento dei privati può preservare il patrimonio culturale Italiano condividi con questo commento
Il mezzo della sponsorizzazione per salvare i giacimento di beni artistici del nostro paese condividi con questo commento
The economic potential of Italian cultural heritage must be exploited to preserve its uniqueness condividi con questo commento
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