Special Report – Fare cultura è un’“impresa”

Conservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale è una necessità sempre più impellente. Per conseguire questi obiettivi occorrono però ingenti investimenti, e le finanze pubbliche da sole non bastano


19 Maggio 2015

Argomenti / Economia e Mercato

Vitalba Azzollini

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L’Italia possiede un “giacimento culturale” di enorme rilevanza, costituito da beni di preminenza a livello mondiale, diffusi capillarmente sull’intero territorio nazionale, nonché dotati di un potenziale economico molto alto. Al momento, tuttavia, le esigenze di conservazione e valorizzazione non possono essere adeguatamente soddisfatte, dati gli ingenti investimenti a ciò necessari e, al contempo, la carenza di fondi dovuta alla precaria condizione delle finanze statali: il supporto pubblico è, quindi, insufficiente.

L’obiettivo della disciplina sulle sponsorizzazioni era quello di agevolare la contesa fra i privati interessati a sponsorizzare l’arte. Appare però che, da un lato, essa si sia fondata su premesse errate; dall’altro, determina modalità non solo inefficaci, ma che addirittura producono risultati opposti alla finalità principale: attrarre investimenti nel settore.

Special Report – Fare cultura è un’“impresa”

Solo l’intervento dei privati può preservare il patrimonio culturale Italiano condividi con questo commento
Il mezzo della sponsorizzazione per salvare i giacimento di beni artistici del nostro paese condividi con questo commento
The economic potential of Italian cultural heritage must be exploited to preserve its uniqueness condividi con questo commento
oggi, 23 Dicembre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
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