I paesi che hanno liberalizzato i trasporti ferroviari e separato proprietariamente l’infrastruttura dall’erogazione del servizio hanno visto crescere l’efficienza del servizio e aumentare i passeggeri.
14 Maggio 2012
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche
Ugo Arrigo
Vittorio Ferri
Paesi come Svezia e Gran Bretagna, che hanno proceduto alla separazione proprietaria tra rete e servizio al fine di rendere possibile dinamiche concorrenziali, hanno registrato un aumento del traffico sia passeggeri sia merci ed un trasferimento modale di circa 3 punti percentuali dalla gomma alla rotaia.
Questo studio smentisce molti luoghi comuni sulle liberalizzazioni ferroviarie. Infatti le riforme ferroviarie non hanno condotto ad un decremento occupazionale nei due Paesi, né tantomeno ad elevati incrementi tariffari o a un deterioramento della qualità e della sicurezza. La crescita del traffico e la conseguente riduzione del costo per passeggero rende il trasporto passeggeri finanziariamente autosufficiente, evidenziando come la sola rete debba affidarsi a trasferimenti pubblici netti.