Un palese vantaggio corporativo alle farmacie, contro l'interesse dei cittadini
La Corte Costituzionale ha considerato non discriminatorie le norme che impediscono ai parafarmacisti di somministrare tamponi anti-Covid.
La vicenda giudiziaria riguardante i tamponi anti-Covid ha messo ancora una volta in evidenza la dicotomia tra i farmacisti di farmacia e i farmacisti di parafarmacia. Ogni farmacista, infatti, acquista il titolo per esercitare la professione attraverso i medesimi percorsi di studio, ovunque lavori. Eppure i farmacisti continuano a essere distinti in due categorie diverse a seconda del luogo ove svolgono la propria attività. E ciò appare incomprensibile.
Di conseguenza, la decisione del legislatore di consentire solo ai farmacisti di effettuare tamponi reca, ancora una volta, un palese vantaggio corporativo alle farmacie, contro l’interesse dei cittadini che, specie in un periodo di difficoltà sanitaria, ambirebbero a un servizio reso in modo quanto più ampio ed efficiente.