Una regolamentazione eccessiva rischia di danneggiare i lavoratori, che invece vorrebbe tutelare
2 Ottobre 2019
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Economia e Mercato
Veronica Cancelliere
Progetti, ricerca, eventi
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Una regolamentazione eccessiva, come quella introdotta dal Decreto 101/2019, rischia di danneggiare i rider, che invece vorrebbe tutelare.
Lo studio analizza le conseguenze del Decreto sui compensi e la sicurezza dei rider. Per quanto riguarda la definizione di un salario minimo, con una serie di limiti al cottimo, finirà inevitabilmente per danneggiare i rider più attivi, disincentivandone l’impegno o spingendoli a dividere il proprio tempo tra più piattaforme. Qualunque ulteriore irrigidimento – come il divieto di cottimo o addirittura l’equiparazione dei fattorini ai lavoratori dipendenti – renderebbe il modello di business delle piattaforme vieppiù insostenibile. Il paradosso è che, in tal modo, non solo si danneggiano le prospettive di guadagno dei rider, ma si scoraggia anche l’ingresso di nuovi operatori sul mercato”. Anche l’obbligo di assicurazione Inail rischia di rivelarsi controproducente: appare incomprensibile la scelta di vincolare le piattaforme a servirsi di Inail per contrarre le assicurazioni necessarie. Inail, infatti, svolge una funzione mutualistica tra lavoratori dipendenti, categoria alla quale – come abbiamo visto – i rider non appartengono. Inoltre, e soprattutto, per effetto di questa mutualità le tariffe Inail non riflettono il reale rischio assicurato, e dunque non forniscono alcun incentivo di prezzo a migliorare le condizioni di sicurezza dei fattorini.