L'appello di Aldo Canovari al congresso del Partito liberale italiano del dicembre 1988
Al congresso del Partito liberale italiano del dicembre 1988, la maggioranza dei consiglieri nazionali confermò Renato Altissimo come segretario del partito. Tra i pochi che invece votarono scheda bianca c’era Aldo Canovari, a cui non sarebbe dispiaciuto vedere Antonio Martino al posto di Altissimo. In vista di quel congresso, Canovari aveva scritto un discorso caratterizzato da un amaro senso di sconfitta e di resa, da pronunciare inutilmente davanti a “seggiole in massima parte vuote”. Quel discorso viene ora pubblicato come Occasional Paper IBL.
Riproporre questo testo non è solo un atto di omaggio a Canovari. Il discorso merita di essere letto e diffuso perché, a distanza di 35 anni, mantiene intatta la forza di un manifesto liberale, dove non solo si denuncia la ricorrente tendenza dei liberali ‘ad apparire il meno possibile’ tali, ma si propone una rotta alternativa, di coerenza e rigore. In questi mesi è tornata vivace la discussione su cosa voglia dire essere conservatori. In queste pagine ci sono alcune righe dedicate anche a questo, le quali – nella loro concisione – fanno chiarezza rispetto alle verbose quanto ridondanti discussioni a cui stiamo assistendo.