«Sbagliato rinunciare al benessere» L`economista difende lo sviluppo

Serena Sileoni, IBL:"In vent'anni il numero dei poveri è crollato"

19 Giugno 2015

QN

Argomenti / Teoria e scienze sociali

È possibile la decrescita in alcune parti del mondo per creare risorse perché altre possano crescere in modo sano? Serena Sileoni, 34 anni, numero due dell`Istituto Bruno Leoni, tenta un distinguo sull`enciclica `Laudato sì`: «Il Papa si rivolge alle anime. Ma io dubito che le persone vogliano tornare indietro rispetto agli standard di vita ai quali si sono abituati. Certo se c`è la forza della fede…».

Consentirebbe il miglioramento della vita nelle aree più povere?
«Io ne dubito. Lo stile di vita è dovuto all`intelletto e alla capacità creativa delle persone. Ma ha ostacolato lo sviluppo delle altre zone del pianeta?»

Ci sono dati diversi?
«La Banca Mondiale ci dice che la percentuale di popolazione del pianeta che vive in condizioni di povertà estrema, meno di 1,25 dollari al giorno, dal 36,4 per cento del 1990 è crollata al 14,5 per cento del 2011, un miliardo di persone in meno».

Il Pontefice è critico anche sul diffondersi dei cereali transgenici.
«Nelle parti più tecniche è chiaro che quella dell`enciclica è una delle visioni possibili. Nello stesso documento si legge che è un tema complesso e che hanno contribuito a risolvere problemi in alcune parti del mondo. Però, sostenendo il principio di precauzione, si prende posizione, perché non c`è ancora alcuna dimostrazione del fatto che provochino danni. Sull`agricoltura nelle zone più povere del mondo c`è anche un`altra considerazione da fare».

Quale?
«Per esempio senza ricorrere ai pesticidi potrebbero produrre molto di più sostituendo il bue con il trattore. Poi c`è la questione dello spreco alimentare».

Ha statistiche?
«Secondo la Fao nel mondo si produce cibo per 12 miliardi di persone. La popolazione del pianeta è di 7 miliardi di individui e 842 milioni soffrono la fame. Se una famiglia non ha il frigorifero, deve consumare tutta la sua produzione
giornaliera di pomodori. Il 46 per cento dello spreco è nella filiera della distribuzione».

Il Papa scrive che sono state salvate ad ogni costo le banche «facendo pagare il prezzo alla popolazione».
«Detengono i risparmi delle persone che sperano che gli istituti di credito siano salvati quando sono in difficoltà».

C`è un passaggio sul controllo progressivo dell`acqua da parte di pochi grandi gruppi. Potrebbe addirittura scatenare guerre si legge nella `Laudafo sì`.
«La tendenza a privatizzare l`acqua non c`è. Esiste quella ad affidare a privati la gestione e non ìl bene. Ho alcuni studi dai quali risulta che è più cara quando è gestita dal pubblico».

Infine le emissioni dei gas serra.

«Da Kyoto in poi si è cercato di contenerle. Soprattutto perché i Paesi più inquinanti, la Cina e l`India per esempio, non sono tenute a ridurre l`anidride carbonica. Più dei certificati verdi hanno funzionato le auto ibride o il fatto che le persone riescono a lavorare e a parlarsi da remoto».

Da QN, 19 giugno 2015

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