I social network sono imprese private che concedono uno spazio privato a ciascun utente, regolato da precise condizioni contrattuali. Basta questa natura privata a consentire al proprietario di essere arbitro del proprio sistema? Per quanto paradossale possa sembrare, se non si mette in dubbio la mancata sovrapponibilità tra diritti di proprietà e libertà d’uso (la mia casa, le mie regole), i pericoli per il libero confronto delle idee saranno ancora più grandi.
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