Sindacati in tenda

Dietro il caos negli atenei c'è l'incapacità di considerare il lavoro degno a ogni latitudine

15 Maggio 2023

Il Foglio

Nicola Rossi

Argomenti / Diritto e Regolamentazione Teoria e scienze sociali

L’Istat stima che nell’ultimo decennio circa un milione e centomila meridionali abbiano lasciato il comune di residenza per trasferirsi in comuni dell’Italia centro settentrionali. Poco più di seicentomila avrebbero fatto il percorso inverso, talché nel complesso il Mezzogiorno avrebbe perso, a seguito delle migrazioni interne, poco più di cinquecentomila residenti. Per converso, il centro-nord avrebbe – grazie ai flussi migratori interni – bilanciato i deflussi di residenti centrosettentrionali verso l’estero. Il fenomeno viene, nel Mezzogiorno, vissuto come una emergenza drammatica. Un continuo drenaggio di risorse umane in grado di privare il Mezzogiorno del proprio futuro. Tanto da indurre alla definizione di un incentivo specifico – denominato “Resto al Sud” – deputato a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali (che, per chiarire i termini del problema, fra il 2018 ed il 2021 ha favorito la nascita di 7 mila – diconsi 7 mila – iniziative imprenditoriali).

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