Spioni, l’abuso inizia con lo stato

Bisogna prendere atto di un fallimento delle istituzioni occidentali dovute a un aumento dei poteri pubblici e a una diminuzione delle libertà individuali

18 Ottobre 2024

Il Giornale

Carlo Lottieri

Direttore del dipartimento di Teoria politica

Argomenti / Teoria e scienze sociali

Le cronache obbligano a prendere atto di un fallimento, che non riguarda solo l’Italia, ma in generale le istituzioni occidentali.

La vicenda di Bari, che ha visto protagonista un bancario impegnato a «spiare» i conti della premier Giorgia Meloni (e non solo), e quella della Sogei, che ha portato agli arresti del direttore dell’istituto, discendono da un’espansione dei poteri pubblici e da una contrazione delle libertà individuali basatesi su una grande illusione, che oggi s’è rivelata fallimentare.

Convinti che fosse indispensabile realizzare il bene comune grazie a una spesa pubblica in costante aumento e quindi anche una fiscalità sempre più gravosa, ci s’è illusi che tutto ciò potesse essere sempre gestito da uomini al di sopra di ogni sospetto: quasi angeli scesi dal cielo.

In definitiva, abbiamo consegnato ad altri la nostra privacy – rinunciando a ogni segreto bancario – e perfino il nostro portafoglio: ad attori pubblici e privati in vario modo dominati da interessi e pulsioni ideologiche.

Nelle polemiche di queste ore è apparso chiaro a tutti quanto Lord Acton avesse ragione nel sostenere che «il potere corrompe» e che ogni violazione dei principi fondamentali del diritto favorisce una progressiva dissoluzione della libertà.

Tutto questo era ben noto ai Romani, che amavano chiedersi chi mai avrebbe controllato i controllori.

In fondo, tutti siamo persuasi che quello che è emerso negli ultimi giorni è soltanto la punta dell’iceberg; e questo deve davvero preoccupante.

oggi, 21 Novembre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
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