Stop all'assistenzialismo. Così l'Italia può farcela

Gli “Appunti“ di Sacconi e Mingardi «verso il nuovo mondo» nel dopo Covid

18 Dicembre 2022

QN-Quotidiano Nazionale

Argomenti / Teoria e scienze sociali

Tutto nasce dalla concreta convinzione che per l’Italia sia cominciata una nuova fase. I profondi cambiamenti politici e istituzionali impongono una ridefinizione delle basi ideali del pensiero politico che anima i partiti. I vincoli di bilancio, le emergenze energetica, sanitaria e di sicurezza in Europa, possono aprire la strada «verso un nuovo mondo».

Mossi da questa convinzione Alberto Mingardi e Maurizio Sacconi hanno scritto un piccolo libro (per numero di pagine!): Stato Essenziale Società Vitale – Appunti sussidiari per l’Italia che verrà. Mingardi e Sacconi sono due persone diverse. Il primo un giovane intellettuale con una lunga, nonostante l’età, attività di direttore dell’Istituto Bruno Leoni, uno dei più autorevoli think tank liberali al mondo, il secondo un politico con una lunga e solida carriera di governo ai massimi livelli, a cavallo tra la prima e la seconda Repubblica. Pur nelle loro differenze (dichiarate) si sono trovati insieme a dare il senso ad una drastica inversione di rotta dell’Italia che non cresce, indebitata, con un Sud devastato, con una pubblica amministrazione palla al piede della società, con uno Stato sempre più pervasivo, che non riesce più a investire, a formare i giovani, che non garantisce salute e giustizia ai suoi cittadini. Il senso del «nuovo mondo» è quello di un’Italia che libera la società, forte, vitale, generosa, produttiva e che ritrova in se stessa le risorse e l’energia per tornare a crescere.

È un libro che indica una via, che torna a dare un senso all’azione politica, utile per chi avesse voglia di applicarsi. Il miracolo italiano, in fondo, si è consumato in soli 15 anni nel dopoguerra. Sono stati anni di vertiginosa crescita economica in cui lo Stato e le amministrazioni pubbliche si sono limitati a non ostacolare il protagonismo delle famiglie, delle imprese, dell’associazionismo, con una bassa pressione fiscale e una regolazione favorevole alla creazione dell’impresa. Ma già negli anni 70 lo Stato diventa «il Bancomat di nuovi diritti da distribuire». Espande la sua funzione, penetra tutti i gangli dell’economia, e cambia lo spirito della società italiana, ne spegne la spinta creatrice, ne umilia le aspirazioni. Ed è negli anni 90 che si è persa la spinta alla crescita ed è prevalsa solo la logica redistributiva. E così l’Italia si è fermata. Lo stesso spirito riformatore, che tanto aveva alimentato il confronto politico degli anni 80, si spegne quando il virtuoso «vincolo esterno» del trattato di Maastricht diventa solo un «pedaggio da pagare» per poter fare un po’ di deficit in più nelle leggi di bilancio e oggi per poter ricevere gli ingentissimi fondi del Pnrr.

Il dopo Covid avrebbe potuto essere un nuovo “dopoguerra” di ricostruzione se i governi allora in carica avessero avuto lo spirito di De Gasperi. Ma non è stato così. Dalla drammatica crisi economica seguita al lockdown non si è usciti risvegliando l’economia ma addormentandola con la cultura dei sussidi, dei bonus, del reddito di cittadinanza, nella convinzione che la ricchezza, che non arriva dal mercato chiuso in casa, sarebbe stata garantita dallo Stato, prendendo in prestito i soldi dal futuro. Il dopo Covid ha incontrato una politica senza visione politica, che abdica alla funzione di liberare la società viva ma preferisce sussidiarla. Così si genera sudditanza economica e morale. Così muore lo spirito di una nazione. La politica senza politica si sente titolare dei soldi del contribuente. Considera un risultato il deficit, un successo l’aumento del gettito fiscale. Ma nel nuovo mondo «i soldi pubblici non esistono, sono soldi dei contribuenti»; «il deficit sono tasse che non vengono pagate oggi, ma domani».

Il libro di Mingardi e Sacconi è un primo contributo concreto alla visione della nuova fase politica. L’augurio è che a questo si aggiunga altro lavoro che possa accompagnare, con le idee e con il sapere, la strada «verso il nuovo mondo».

da QN-Quotidiano Nazionale, 18 dicembre 2022

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