Nessuna transizione è gratis e non è detto che i governi siano disposti a pagarne (o a farne pagare) il prezzo. Si può riassumere così il dibattito che è divampato in Francia dopo la pubblicazione del rapporto sull’impatto economico delle politiche per il clima, firmato dall’economista Jean Pisani-Ferry. Il documento porta il timbro autorevole di France Stratégie, una sorta di think tank del governo transalpino, di cui lo stesso Pisani-Ferry era stato commissario tra il 2013 e il 2017. L’importanza della pubblicazione non può essere sottostimata, sia per la storia dell’autore, sia per le circostanze che ne hanno determinato la redazione. L’economista francese è stato infatti il principale artefice della piattaforma economica con cui Emmanuel Macron vinse le elezioni nel 2017, e mantiene col presidente un rapporto assai stretto. Questo lavoro nasce da una richiesta della prima ministra, Elisabeth Borne, e fa seguito a un precedente paper in cui lo studioso aveva avvertito che le politiche di decarbonizzazione avrebbero avuto un rilevante impatto macroeconomico. Cosa dice, allora, lo studio?
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