I Bitcoin stanno destando un crescente interesse anche nel nostro paese. Ma cosa devono aspettarsi i loro possessori nel rapporto con la Pubblica Amministrazione in generale, e col fisco in particolare?
31 Marzo 2014
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche
Riccardo de Caria
Paolo Luigi Burlone
L’Internal Revenue Service – l’Agenzia delle entrate statunitense – ha dichiarato pochi giorni fa che i Bitcoin sono, a fini fiscali, equiparabili a beni di proprietà. L’interesse per questa criptomoneta è crescente, anche sul fronte istituzionale.
Nell’ordinamento italiano vi è l’assenza di una regolamentazione specifica. Qualora il legislatore intendesse creare regole ad hoc, dovrebbe porre in essere alcuni accorgimenti, come evitare di introdurre norme penalizzanti tanto per chi estrae e per chi utilizza queste nuove forme di moneta, e tenere conto della finalità con cui le cripto valute vengono rispettivamente estratte e impiegate, e su questa base procedere a dettare norme su di esse.