Se l’interpretazione biopolitica del mercato data da Foucault, in cui l’attore sociale è primariamente definito dal paradigma razional-utilitaristico dell’homo œconomicus, denota grande distanza dal pensiero di Hayek, è sul tema del “governo dei poteri” che i due finiscono per incontrarsi. Per entrambi, infatti, il potere è una costante delle relazioni umane e, prima di essere concettualizzato all’interno di forme giuridico-politiche, viene esercitato nello scambio.
Il mercato teorizzato da Hayek e le relazioni di potere in Foucault rappresentano ambiti decisionali policentrici. Per quanto gli uomini siano inevitabilmente coinvolti in molteplici e pluridirezionali relazioni di potere — che si tratti di rapporti sessuali o scambi di mercato — è sempre possibile cambiare tali interazioni e mutare la propria posizione all’interno di esse, affinché il potere non si fissi in situazioni di dominio o in forme stabili di coercizione.
Come scrive Emanuele Castrucci nella prefazione al libro, «questo lavoro di Marchetti ha il merito di mostrare il legame tra i due autori attraverso un’analisi approfondita dei temi foucaultiani e hayekiani affrontati, consentendo infine al lettore di trarre conclusioni non del tutto scontate, se non addirittura inattese».