Agli occhi di molti, il crollo dell’Unione Sovietica aveva dimostrato chiaramente la superiorità del sistema capitalista sulle alternative. Trascorsi tre decenni, gli attacchi all’economia di mercato non si sono però affatto placati, anzi hanno ripreso slancio, soprattutto dopo la crisi finanziaria del 2008. È necessario un maggiore intervento pubblico? È l’economia di mercato la vera responsabile dei nostri problemi?
Rainer Zitelmann effettua una ricognizione della storia recente di cinque continenti, con l’obiettivo di cercare regolarità e trarre lezioni dalla storia economica.
È proprio l’esperienza che dovrebbe indurci a guardare al futuro con speranza, dato che vari aspetti del capitalismo attecchiscono e producono frutti in diversi contesti. La Cina dei tempi di Mao non è nemmeno lontana parente della Cina di oggi: il merito di questa sua crescita risiede proprio nell’avere adottato, poco per volta, molti elementi di un’economia di mercato. Paragonando la Germania Est e la Germania Ovest, le due Coree oppure il liberista Cile e il socialista Venezuela e analizzando le riforme promosse da Margaret Thatcher e Ronald Reagan e i percorsi compiuti dal “modello scandinavo” e dal continente africano, Zitelmann fornisce un quadro d’insieme per capire quanta libertà economica c’è nel mondo e quali sono i suoi effetti.