Come utilizzare i principi dell’economia per analizzare la politica e la pubblica amministrazione? Se gli individui all’interno di una economia di mercato sono mossi prevalentemente dall’auto-interesse, perché non dovrebbero comportarsi allo stesso modo in qualsiasi contesto?
In questo ormai classico testo introduttivo alla Public Choice, Gordon Tullock (1922-2014) studia per la prima volta il comportamento di politici, burocrati ed elettori da una prospettiva nuova. Per Tullock, i burocrati sono uomini come tutti gli altri. La teoria delle scelte pubbliche, smontando alla radice la credenza di uno Stato benevolo e lungimirante, si pone come obiettivo proprio quello di analizzare i fallimenti dell’intervento pubblico. I mercati possono anche non produrre risultati perfetti, ma nella realtà non può esistere nulla di simile a un governo disinteressato e onnisciente capace di aggiustarne le imperfezioni.
Questa nuova edizione del libro di Gordon Tullock contiene brevi saggi di Peter Kurrild-Klitgaard, Michael C. Munger, Charles K. Rowley e Stefan Voigt. Questi contributi considerano l’impatto che il testo ebbe nel mondo accademico, ma non solo, dopo l’uscita avvenuta nel 1976. A distanza di svariati decenni, con una spesa pubblica e un intervento statale che hanno continuato senza sosta a dilatarsi, è evidente come ci sia ancora molto da imparare dalla lettura di Le motivazioni del voto.