Gli effetti negativi di un irrigidimento del mercato del lavoro potrebbero essere gravissimi
13 Luglio 2018
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Economia e Mercato
Francesco Del Prato
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
I lavoratori della gig economy, come i fattorini delle piattaforme di food delivery, non sono assimilabili ai dipendenti delle imprese tradizionali.
La gran parte dei lavoratori impiegati nella gig economy non può in alcun modo essere assimilata a chi svolge un’attività dipendente. Il rischio di un continuo e rapido cambiamento della disciplina di riferimento è che le imprese non abbiano modo di adeguarsi, a causa di un crescente grado di confusione e incertezza.
Gli effetti perversi di un irrigidimento del mercato del lavoro potrebbero essere gravissimi: i lavoretti sono in larga parte usati come “cuscinetto” tra un lavoro più importante e un altro, un vero e proprio ammortizzatore sociale lasciato al mercato che permette agli individui di far fronte a periodi di maggiore difficoltà o a spendere più tempo nel cercare una posizione strutturata; e alle aziende di migliorare la loro capacità organizzativa e l’efficienza dei loro processi produttivi.
Ciò che appare più importante, però, è che sembra che nessuno dei due versanti del mercato – lavoratori e consumatori – richieda un intervento.